Luglio sul palcoscenico di Altaroma

Final work tra moda architettura e design

Luglio sul palcoscenico di Altaroma
Luglio sul palcoscenico di Altaroma

Final work tra moda architettura e design

Tutto pronto per il Final Work 2016 degli allievi di Accademia Italiana, nell’ambito di AltaRoma.
Nel mirino l’interazione tra moda, architettura e design. Apriranno la sfilata gli “abiti scultura”, ispirati al lavoro del maestro Roberto Capucci e realizzati, in gruppi, dagli allievi del primo anno sotto la guida dei docenti Ilenia Alesse e Roberto Tranchina, e l’impiego di tessuto tecnico messo a disposizione dalla Klopman International. In passerella abiti ispirati alle corrente del Design come l’eclettismo, il minimalismo e il decostruttivismo, ma ci sarà spazio anche per le rivisitazioni delle classiche abaya, abiti tradizionali indossati dalle donne degli Emirati Arabi Uniti, dove gli studenti sono stati ospiti lo scorso anno. Un progetto che consolida la collaborazione con Sharjah Business Women Council. Guardano agli Emirati anche i progetti degli studenti del terzo anno, che hanno utilizzato nelle loro collezioni preziose passamanerie realizzate interamente a mano dalle donne del luogo attraverso l’antica tecnica del telaio “talli”. Gli abiti seguono le forme rigorose e scultoree dei lavori degli architetti Tadao Ando e Ludwig Mies Van Der Rohe con una collezione dalle tonalità calde del grigio che si accende di verde-lime per definire i dettagli. Gli abiti emuli delle forme di Ludwig Mies Van Der Rohe, hanno invece forme mascoline e lo swing degli zazous. Di tutt’altro segno le ispirazioni rubate alle geometrie degli architetti Daniel Libeskind, Peter Eseinman e Frank Gehry per creare forme decomposte impreziosite dall’unione di tessuti diversi come la duchesse, ecopelle e lurex per effetti metallici nei toni dell’oro, nero e blu elettrico. Lof