Sfilata di moda e mostra di design e fotografia.

Rassegna stampa e servizio giornalistico del TG5

Sfilata di moda e mostra di design e fotografia.

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QUOTIDIANO NAZIONALE (La Nazione - Il Giorno - Il resto del Carlino) - 14 aprile 2011

SCUOLE - L'EVENTO DI FINE CORSO E LE PIRAMIDI DELL'ECCELLENZA A FIORUCCI E MILLENOTTI

Stile, fantasia e concretezza per l'Accademia Italiana

CREATIVITA' e concretezza sono le parole chiave dell'evento di fine anno di sabato 16 aprile dell'Accademia Italiana, la scuola internazionale di arte, moda, design e fotografia che ha sede a Firenze e a Roma, di cui Vincenzo Giubba è il fondatore da 27 anni e il Presidente. «Quest'anno abbiamo dato un tema - spiega Giubba nella prestigiosa sede di Piazza Pitti a Firenze - ed è Not in the sky, not underground, che sta a significare la voglia di stare coi piedi per terra che è quello che voglio maggiormente comunicare ai nostri studenti e ai nostri diplomati. Perché mai come oggi, anche nel mondo della moda, è necessario raggiungere un fine ed essere concreti».
Ecco che allora in passerella per i diplomandi dei corsi di moda e costume si vedrà molta meno alta moda e più prodotto contemporaneo-innovativo, insomma abiti e accessori più facilmente recepibili dal mercato, per una scuola che si avvicini sempre più al compratore finale.

«I NOSTRI studenti, che sono attualmente 450, stanno già frequentando alcuni stage presso le principali maison dello stile - continua il Presidente Giubba - con le quali stiamo stringendo alcuni accordi. La sezione romana di storia del costume di scena sta andando molto bene e da settembre prossimo allargheremo anche al design di arredamento e al design del gioiello, mentre nella sede di Firenze da ottobre prenderà vita il nuovo master in design & business dopo l'accordo con l'università americana Lasalle di Filadelfia».
Sempre nel segno di una maggiore concretezza va anche l'«Omaggio a Michelucci» che l'Accademia Italiana renderà con i lavori degli studenti di design ispirati al lavoro del grande architetto che poi entreranno nella mostra per le celebrazioni ufficiali del Maestro organizzate dal comune di Fiesole e dalla Fondazione Michelucci.

COME ogni anno, durante l'evento del 16 prossimo al Saschall di Firenze, verranno consegnate le Piramidi dell'Eccellenza: a Elio Fiorucci, icona della creatività, alla Maison Mila Schön, all'azienda Momo Design, al gruppo industriale Swarovski e al costumista e scenografo di fama internazionale Maurizio Millenotti.

(Eva Desiderio)

 

IL CORRIERE DELLA SERA - CORRIERE FIORENTINO - 15 aprile 2011

Accademia, la sfilata con Fiorucci

La moda? Quella dell'Accademia Italiana di Firenze «ha i piedi ben saldi alla realtà, non per questo perde in fantasia». Parola di Vincenzo Giubba, presidente del prestigioso istituto di formazione del fashion e del design che domani presenterà al Saschall in occasione dell'evento di fine anno i lavori dei propri studenti.
Un appuntamento che in 27 anni di attività dell'istituto internazionale è diventato un punto di riferimento per giovani creativi e aziende del settore. «Nel creare gli abiti della sfilata (evento clou) abbiamo voluto dare un indirizzo preciso optando per linee che uniscono creatività e concretezza. Oggi più che mai i sogni devono fare i conti con le realtà industriali e di mercato, realtà a cui cerchiamo come scuola di legarci sempre di più per offrire uno sbocco valido a chi frequenta i nostri corsi». Protagonisti della serata gli studenti con le loro creazioni. Di moda e di design.
Saranno questi ultimi a portare in anteprima al Saschall alcuni lavori dal titolo Omaggio a Michelucci «ispirati all'opera del grande architetto - spiega Giubba - nell'anno delle celebrazioni ufficiali». Spazio poi alla consueta consegna delle «Piramidi dell'Eccellenza» attribuite dagli allievi dell'Accademia ai guru dei settori moda e design distinti per innovazione e ricerca. Ad essere premiati insieme ad Elio Fiorucci, icona della creatività, anche la maison Mila Schön, l'azienda hightech Momo Design, il gruppo Swarovski e il costumista Maurizio Millenotti.

(Laura Antonimi)

 

LA NAZIONE - 17 aprile 2011

I bravi ragazzi dell'Accademia Italiana
Al Saschall sfilata di fine corso per gli allievi di Vincenzo Giubba

GRANDI applausi e entusiasmo ieri al Saschall per la sfilata di fine corso e la consegna delle Piramidi dell'Eccellenza dell'Accademia Italiana, la scuola internazionale di arte, moda, design e fotografia che conta 450 iscritti, fondata 27 anni fa da Vincenzo Giubba che ne è il presidente e diretta dalla moglie Mira Kim, sua vice. Gioia e felicità degli studenti e delle famiglie per un primo obiettivo centrato, il diploma, e per la semina di esperienze che arriverà col salto nel mondo del lavoro. «E' proprio pensando al futuro di questi ragazzi - spiega Vincenzo Giubba, che ha aperto una sede della scuola per il costume teatrale e cinematografico anche a Roma - ho voluto che il tema di questa edizione fosse la concretezza unita alla creatività, in un sempre maggiore rapporto tra i modelli elaborati dai nostri studenti e il mercato e i desideri della clientela che oggi alla moda chiede oltre al sogno anche un prodotto sicuro e di qualità». Missione compiuta con collezioni attente e misurate, meno alta moda ma concentrate sulla portabilità, senza però mancare di fantasia. «SONO un vecchio amico di Vincenzo Giubba e amo molto questa seria scuola fiorentina che guarda al mondo - racconta Elio Fiorucci, stilista fecondissimo che ha precorso tutte le mode - ed educa i giovani alla qualità e alla tecnica. Non è facile conciliare le due cose come invece riesce a fare l'Accademia Italiana di Piazza Pitti, perché il bello è sempre qualcosa anche di molto tecnico sulle forme e sui tessuti». Fiorucci ha anche puntato l'attenzione sulla materia e sulla grande libertà che la Lycra e tutti gli interventi con i tessuti con elastomeri hanno regalato al nostro quotidiano, spronando gli studenti a continuare a presentare in sfilate come ieri sera «cose meravigliose». Insieme a Elio Fiorucci, premiata con la Piramide anche Bianca Gervasio, direttore creativo di Mila Schön (...) Fra gli altri premiati il costumista Maurizio Millenotti, l'imprenditrice Evelyn Swarovski della famiglia austriaca dei cristalli e Eleonora Cattaneo di MomoDesign. Grandi complimenti anche da parte di Antonio Franceschini che ha promesso l'appoggio di Cna-Federmoda per gli stage e dell'assessore alla cultura di Fiesole Paolo Becattini che ospiterà gli elaborati della sezione design a settembre per la mostra sull'architetto Michelucci.

(Eva Desiderio)

 

IL GIORNALE DELLA TOSCANA - 17 aprile 2011

A Fiorucci e Schön la «Piramide dell'Eccellenza»

Sono andati a Elio Fiorucci, alla maison Mila Schön, alle aziende MomoDesign e Swarovski e al costumista Maurizio Millenotti, le «piramidi dell'eccellenza» di Accademia Italiana. Il premio è attribuito dagli allievi dell'istituto internazionale a personaggi e aziende che si sono distinti per l'innovazione e la ricerca nel settore di moda e design. L'evento - dal titolo "Not in the sky, not underground" - si è tenuto ieri sera al Saschall, alla presenza di 2000 invitati provenienti da tutto il mondo in rappresentanza di università e di aziende. Dopo l'inaugurazione di una mostra di design e fotografia, spazio alla sfilata di moda a cura dei laureandi del corso i fashion design. Presentati anche alcuni lavori dal titolo "Omaggio a Michelucci" ispirati all'opera del grande architetto e che a settembre parteciperanno alle celebrazioni di Michelucci organizzate dall'omonima fondazione e dal comune di Fiesole. «Abbiamo optato per linee che uniscono creatività e concretezza - spiega il Presidente dell'Accademia, Vincenzo Giubba - in quanto oggi i sogni devono fare i conti con le realtà industriali e di mercato». (...)

 

IL TIRRENO - 17 aprile 2011

Fiorucci: «Fate come me, restate giovani dentro»

FIRENZE. Barba candida, pelle abbronzantissima, maglione blu di cachemire, tennis adidas ai piedi, occhiali rosso fuoco con le stanghette verdi fluo ma, soprattutto, una carica energetica da elettro-shock. Lui è Elio Fiorucci, l'icona della creatività made in Italy. Lo guardi, fai due calcoli, scopri che ha 76 anni e quasi non ci credi. Perché, a parlarci, sembra un ragazzino. E' arrivato ieri mattina di buon'ora, a Firenze, su invito dell'Accademia Italiana, istituto nazionale per la moda e il design che in 27 anni di attività è diventato un vero e proprio punto di riferimento per i giovani creativi e per le aziende del settore.

L'occasione era l'evento "Not in the sky, not underground" al Saschall: un grande serbatoio di buone idee che racchiudeva l'inaugurazione di una mostra di design e fotografia, un omaggio a Michelucci che a Settembre sarà spostato a Fiesole e una sfilata di moda a cura dei laureandi del corso di fashion design. Così Fiorucci (insieme alla Maison Mila Schön, all'azienda hightech Momodesign, al gruppo industriale Swarovski e al costumista Maurizio Millenotti) è stato premiato e voluto fortemente dal direttore Vincenzo Giubba in qualità di "modello di creatività per i giovani studenti".
«Ormai sono un vecchio amico dell'Accademia di Firenze - ha spiegato Fiorucci che è arrivato a Firenze accompagnato dalla sorella - e trovo molto interessante il modo adottato qui per occuparsi di moda. Anche perché portare avanti una scuola di moda oggi è un'impresa difficilissima: bisogna cercare di trasformare qualcosa di affascinante come il fashion in qualcosa che è anche tecnico. Bisogna soprattutto far capire ai ragazzi che far moda non è solo creare un modello ma anche conoscere la materia». Basti pensare ad esempio alle grandi potenzialità del Lycra con cui Fiorucci ha creato i suoi mitici pantaloni strech. «La materia - dice ancora Fiorucci - può portare a innovazioni impressionanti anche nel modo di vestirsi: per questo va studiata a fondo e sperimentata...».
Ma qual è il grande segreto di Fiorucci che, dalla fine degli anni '60 in poi, continua a vestire e affascinare generazioni di teenagers di tutto il mondo? «La mia ricetta magica - spiega - è restare sempre giovane dentro. Del resto nel mio intimo mi sento ancora come un bambino. E credo che non sia difficile da fare se si coltivano i valori giusti: per esempio io sono animalista, naturista, ottimista, vivo in campagna, sono un po' hippy... Allo stesso modo le mie creazioni sono super colorate, sexy, allegre... Se si parla di valori positivi quindi si resta sempre giovani: il cuore delle generazioni, del resto, non invecchia mai».
E mentre parla mostra un catalogo di 25 anni fa che sembra sia stato impaginato oggi, da quanto è attuale. Così il grande consiglio che Fiorucci dà ai giovani stilisti è quello di «avere fiducia nel mondo e di non cadere mai, per nessun motivo, nel pessimismo. Perché chi è pessimista è destinato ad autodistruggersi mentre chi è ottimista riuscirà sempre ad autocostruirsi».

(Alice Barontini)

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