Accademia Italiana presenta "Youthopia"

Firenze, 5 giugno 2025 - Una riflessione corale e interdisciplinare sull’utopia e sul futuro del design, curata da Matteo Ward

Accademia Italiana presenta "Youthopia"
Accademia Italiana presenta "Youthopia"

Firenze, 5 giugno 2025 - Una riflessione corale e interdisciplinare sull’utopia e sul futuro del design, curata da Matteo Ward

In occasione della fashion week fiorentina, 82 progetti di studenti under 25 saranno protagonisti, con una mostra ed una pubblicazione, negli storici spazi di Numeroventi. Opening su invito martedì 17 giugno ore 18.30, apertura al pubblico dal 18 al 20 giugno.

 

Firenze, 5 giugno 2025

 

YOUTHOPIA”, è questo il titolo dell’evento che Accademia Italiana presenta a Pitti Immagine Uomo 108, con una mostra ed una pubblicazione. Dopo il successo dello scorso anno, il progetto si evolve in una nuova edizione curata dal creativo visionario Matteo Ward, e porta negli spazi di Numeroventi, all’interno dello storico Palazzo Galli Tassi (via dei Pandolfini 20, Firenze) i lavori di 82 studenti degli ultimi anni dei corsi di Fashion Design, Graphic Design, Design e Fotografia. 

 

Un percorso corale e interdisciplinare che esplora i confini dell’utopia contemporanea: oggetti, abiti, immagini e installazioni in cui l’ideale incontra l’impossibile, rispecchiando l’inquietudine e lo slancio delle nuove generazioni. Un’indagine visiva e teorica che si concretizza anche in una pubblicazione, testimonianza tangibile del progetto e piattaforma di lancio per il talento emergente. L’opening su invito è previsto martedì 17 giugno dalle 18.30 alle 21.00, con dj-set e drink alla presenza del curatore Matteo Ward. La mostra resterà aperta al pubblico il 18 e 19 giugno, dalle 10 alle 19, ed il 20 giugno dalle 10 alle 13 (ingresso libero).

 

“L’utopia è la destinazione più lontana immaginabile dalla mente umana – spiega Alessandro Colombo, Country Manager del gruppo AD Education – Per sua definizione è irraggiungibile, ma vogliamo che i nostri studenti si spingano proprio lì. Il design risolve e anticipa in una società in continua trasformazione: guardare oltre significa concepire l’inconcepibile e dare nuova forma a questa disciplina.” 

 

Il curatore Matteo Ward racconta “Se il buon design ha davvero la vocazione di rispondere ai bisogni autentici dell’umanità, in equilibrio con la società e l’ambiente, allora occorre fermarsi e chiedersi: quali sono oggi le nostre necessità più profonde? E quali diventeranno domani? In questo scenario, l’utopia non è evasione, ma direzione. Una bussola per una nuova generazione di designer in cerca di un ruolo. Da questa consapevolezza nasce un percorso di ricerca e sperimentazione. Abbiamo osservato un ambiente in trasformazione, ci siamo interrogati sul presente e abbiamo provato a immaginare nuovi significati. Un vestito, un gioiello, una fotografia, un oggetto o una grafica possono diventare strumenti attivi, capaci di rispondere — anche solo in parte — alla complessità del nostro tempo. Evolvere le aspettative. Restituire rilevanza. Dare forma a un senso nuovo del progettare.”

 

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