Light design, gli studenti di Accademia Italiana firmano un nuovo progetto di A.A.G. Stucchi

Roma, 4 marzo 2024

FLUTUA è un sistema innovativo di luci minimalista e flessibile, sviluppato dagli studenti Cristina Esposito, Alexandra Villalba e Federico Tomassetti, in base al brief fornito dalla storica azienda di Lecco che insieme alla tedesca EUTRAC, recentemente acquisita, è un leader nella progettazione,produzione e vendita di sistemi completi per illuminazione a binario in tutto il mondo.

L’azienda è stata fondata nel 1944 in provincia di Lecco, dove ancora oggi risiede la sede principale e la produzione, totalmente Made in Italy. Stucchi opera in più di 80 paesi e ha sedi in USA, Hong Kong e Shangai. Nata come produttrice di componentistica per l’illuminazione, ha sviluppato un know-how che le ha permesso di evolversi, ampliando la propria gamma prodotti e focalizzandosi sull’illuminazione a binario che rappresenta oggi il suo core business. Con 250 dipendenti e 40mila mq di impianto operativo, Stucchi fattura circa 60 milioni di euro l’anno ed esporta per il 54%.

Grazie all’introduzione delle sue famiglie Low Voltage, l’azienda ha rivoluzionato il mondo dei sistemi a binario: un approccio all’innovazione che oggi Stucchi vuole confermare con questo progetto, avendo come focus l’interpretazione creativa del proprio portfolio volta a esplorarne nuove possibilità di applicazione e utilizzo per arrivare allo sviluppo di un nuovo prodotto iconico.

Agli studenti dei bienni di specializzazione in Interior DesigneProduct Design della sede di Roma di Accademia Italiana è stato chiesto di concentrarsi su aspetti quali la funzionalità, l’estetica, l’interattività, l’efficienza energetica, per arrivare a una soluzione innovativa e originale.

Quattro i gruppi di lavoro che si sono messi alla prova sviluppando altrettanti progetti, coordinati dai docenti Federico Ognibene per le attività di Light Design e Dionysìa Drakou per il corso di Interior Design: DUAL, elaborato da Emanuela Bologna, Sarah Di Luca, Federica Cuomo, CHROMA di Chiara Rosini, Mauro Martino, VARIA di Simone Onori e Onurcan Aygül, oltre a FLUTUA, risultato il più vicino all’identità del brand.

L’idea si basa su una logica di elementi apparentemente “fluttuanti”, appesi ad una struttura ultra sottile che permette al binario di essere elettrificato tramite due fili che sorreggono l’elemento principale. L’effetto è quello di un oggetto sospeso ad un’altezza da definire in base alle scelte architettoniche, in modo da caratterizzare l’ambiente che lo ospita, donando un senso di leggerezza e smaterializzazione.

Tutti i progetti verranno presentati in fiera, ma particolare rilevanza verrà data a FLUTUA, il vincitore, che verrà poi realmente sviluppato dall’azienda per la produzione.