Elio Fiorucci, ritorno a Carnaby street

Firma ora con “Gardenia” una linea di accessori divertenti ispirati allo stile londinese

Elio Fiorucci, ritorno a Carnaby street

Firma ora con “Gardenia” una linea di accessori divertenti ispirati allo stile londinese

Dal simbolo vittoriano dei due angioletti al “nanetto” della collezione Love therapy, passando per quasi mezzo secolo di adoranti teenager, Elio Fiorucci non smette mai di influenzare il lifestyle degli adolescenti.
L’ultimo guizzo di creatività dello stilista milanese passato alla storia per i suoi fashion jeans, premiato dagli studenti della Scuola di Moda dell’Accademia Italiana con la “Piramide dell’eccellenza” - firma ora con “Gardenia” una linea di accessori divertenti ispirati allo stile londinese. Dall’abbigliamento disinvolto alle spillette, dai bracciali ad altri divertenti accessori che riportano Fiorucci con la mente e col cuore alla Carnaby Street dei gloriosi anni ’70, icona di quella rivoluzione stilistica a cui si arruolò più di una generazione. E’ il 1975 quando Fiorucci apre il primo negozio a Londra in Kings Road, e un anno dopo il Fiorucci store nella “grande mela”, sulla 59ª Strada, disegnato da Ettore Sottsass, Andrea Branzi e Franco Marabelli. Un luogo cult dove si incontravano i maggiori esponenti delle comunità intellettuali newyorchesi tra cui Andy Warhol. Ancora un salto in avanti cavalcando il successo del fortunato musical Flashdance, che ispirerà Elio Fiorucci, nel 1983, a lanciare una collezione “palestra” col suo brand: body, scaldamuscoli, fasce antisudore e leggings. Nel 1990 il marchio Fiorucci viene acquistato dalla società giapponese Edwin International, azienda leader del jeans made in Japan. Il negozio di Galleria Passerella, a Milano, si propone con una nuova formula e diventa un "contenitore" per i marchi giovani e innovativi, in breve tempo lo storico showroom Fiorucci diventa punto di riferimento per i milanesi. “Mi diverto ancora a girare per il mondo per trovare nuove ispirazioni”– dice lo stilista – che per l’ultima collezione ha trovato una miniera di idee girando per i mercatini, guarda il caso, di Londra. “Ho una grande stima della qualità formativa e della creatività espresse dall’Accademia Italiana” – aggiunge Fiorucci - promettendo di tornare presto a Palazzo Temple Leader.