We, here. We, now.

Il fashion movie prodotto da Accademia Italiana.

We, here. We, now.

Il fashion movie prodotto da Accademia Italiana.

La moda diventa green e i giardini storici prendono il posto del catwalk.

Guarda il film e prenota un colloquio personalizzato per visitare le nostre sedi e vedere gli abiti protagonisti del video.

È stato presentato mercoledì 30 giugno, prima giornata dell’edizione numero 100 di Pitti Uomo,“We, here. We, now” , il fashion movie prodotto da Accademia Italiana per raccontare gli outfit ideati e prodotti dagli studenti neolaureati in Fashion Design.

Patrocinato dal Comune di Firenze e realizzato dallo studio creativo Mirror - già collaboratore di grandi brand rappresentativi del made in Italy, il video è stato girato a maggio in una intensissima due giorni di riprese: 48 ore notte e giorno per dare forma a una danza che è quasi tribale.

Il video infatti è stato interpretato da 10 ballerini professionisti della Compagnia Opus Ballett, diretti dal coreografo e ballerino Jari Boldrini, che hanno dato forma e movimento ai capi realizzati dai giovani designer.

 

 

Le 36 collezioni, pensate, disegnate e cucite dagli allievi dell'istituto, con la supervisione creativa di Marco De’ Micheli, capo dipartimento del corso di laurea, e quella sartoriale di Cecilia Rinaldi, docente di sartoria e campionario, raccontano quattro macro tendenze: natura, sartorialist, street, geometrie.

Quattro diversi mood che confondono i generi, reinterpretano capi che hanno fatto la storia della moda smembrandoli e ricomponendoli, manipolando i tessuti o utilizzando trame alternative.

Gli studenti hanno lavorato molto sulla manipolazione dei tessuti, attraverso stampe, ricami, colorature ecologiche, effetti patchwork. La sostenibilità ha guidato anche la scelta dei materiali: stoffe di scarto sono state mixate a tessuti etnici autentici del Ghana, tute da sub sono state smontate e riassemblate in capi originali, calze riciclate ed elementi metallici provenienti da lattine e tappi di bottiglie sono stati trasformati in elementi couture.

Altro filo conduttore riscontrabile nelle collezioni, la fluidità di genere: bustier da uomo, pezzi sportivi pensati per essere indossati sia da lui che da lei, capi intercambiabili.

 

 

Ogni stile ha trovato appropriata scenografia all’interno di tre iconiche location fiorentine. Le geometrie hanno giocato un insolito contrasto con il refettorio di Santa Maria Novella, esempio di stile tardo gotico rinascimentale fiorentino. Il mood natura ha dialogato con il lussureggiante Parco del Bobolino, trasformato nottetempo in set dagli accenti dark, per ospitare outfit dal carattere decisamente sofisticato. In questo caso, fulcro delle riprese l’albero dei cornuti, nomignolo curioso che individua un secolare cedro della California, recentemente messo sotto tutela dall’Assessorato all’ambiente del Comune di Firenze.

I capi sartoriali hanno popolato invece una delle due sedi fiorentine dell’Accademia Italiana, sfilando sul monumentale scalone fino al terrazzo più invidiato di Lungarno alle Grazie, quello di Palazzo Bargagli, da cui si gode una ineguagliabile fuga di tetti.

“We, here. We, now” diventa quindi statement, dichiarazione di intenti e professione di consapevolezza verso una fashion industry che, travolta dalla pandemia, sente l’esigenza di rinascere su nuove basi ben piantate su responsabilità, inclusione e uno stretto rapporto con la natura, che ne diventa ispirazione estetica e materica.