LA FOTOGRAFIA COME OPERA D’ARTE

Gli studenti di fotografia incontrano Maria Giulia Costanzo

LA FOTOGRAFIA COME OPERA D’ARTE

Gli studenti di fotografia incontrano Maria Giulia Costanzo

Martedì 4 febbraio 2020, gli studenti di fotografia incontrano Maria Giulia Costanzo, fotografa di ritrattistica cinematografica ed ex studentessa dell’Accademia Italiana. 

Maria Giulia Costanzo racconta il suo viaggio attraverso i percorsi che l’hanno portata alla riscoperta della fotografia come Opera d’Arte: dalla passione per la fotografia di ritrattistica in ambito cinematografico all’incontro con i grandi maestri della fotografia Oliviero Toscani, Paolo Pellegrin e Martin Schoeller.

Maria Giulia Costanzo, classe 1995, scopre la fotografia all'età di 15 anni, usando il mezzo come liberazione ed espressione dei suoi sentimenti adolescenziali, ma solamente raggiunta la maturità ne riconosce le sue potenzialità intrinseche. Decide così dopo il liceo, in balia di un impulso dettato dal cuore e sostenuto dalla sua famiglia, di studiare fotografia, iscrivendosi all'Accademia Italiana di Firenze. Durante questi anni, di giorno in giorno Maria Giulia prende sempre più consapevolezza del mezzo fotografico, confrontandosi con figure professionali dell’ambiente, e riconosce di possedere una certa affinità con il genere della ritrattistica. Laureata in Fotografia e Nuovi Media nel 2017, decide di voler approfondire i suoi studi, in quanto vuole aggiungere (per necessità interiori) al proprio linguaggio fotografico un appeal di tipo cinematografico. Così si trasferisce a Milano e, superando il test della scuola “Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti”, entra al corso di “Fotografia e Ripresa”.

Tra l’inverno e la primavera del 2019, Maria Giulia viene selezionata tra gli 8 fotografi europei che si contendono il titolo di “SKY ARTS MASTER OF PHOTOGRAPHY 2019”, Talent Tv sulla fotografia condotto da Oliviero Toscani, Mark Sealy ed Elizabeth Biondi. Conoscendo maestri della fotografia come lo stesso Oliviero Toscani, Paolo Pellegrin e Martin Schoeller, Maria Giulia riscopre il piacere della fotografia che per un periodo era rimasto assopito. Interrompe gli studi a Milano per concentrarsi sul suo percorso da fotografa, con l’intenzione, quasi fosse un chiodo fisso, di poter arrivare ad esporre nelle gallerie d’arte. Ma prima di arrivare a considerare una fotografia, o più difficile ancora, il lavoro di un fotografo un’opera d’arte, di strada sa benissimo che dovrà farne; spesso subentra serpeggiando un sentimento di sfiducia, ma meno male ogni tanto facendo mente locale su se stessa ripensa al suo entusiasmo, probabilmente un valore che la caratterizza, ed è meglio aggiungere vita ai giorni, che non giorni alla vita, e che l’entusiasmo è alla base di tutti i progressi.

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