Le Corbusier, storia di un designer

Le Corbusier, storia di un designer

Nel Foyer di Architettura del Maxxi, a Roma, si inaugura giovedì 7 febbraio (ore 17.00) un ciclo di appuntamenti dedicato alla figura del maestro svizzero, architetto, scultore, pittore e geniale pensatore del suo tempo. 
Tocca ad Arthur Rüegg, professore di Architettura e Design al Politecnico federale di Zurigo raccontare questa poliedrica figura, presentando in particolare la sua produzione di designer nell’ambito della mostra “L’Italia di Corbusier”a cura di Marida Talamona aperta al pubblico fino al 17 febbraio.

Oltre 600 disegni, schizzi, acquerelli, dipinti e fotografie originali per una esposizione che, seguendo un filo cronologico e tematico, documenta le molteplici influenze che l’Italia ha avuto sulla formazione e sul lavoro del maestro: dai primi viaggi agli inizi del Novecento ai progetti, mai realizzati, per il Centro Calcolo Olivetti di Rho e per l’Ospedale di Venezia degli anni Sessanta. Arthur Rüegg è uno studioso attento di Le Corbusier e  in anni di ricerca ha cercato di colmare le lacune sul design e la progettazione d’interni secondo la filosofia del maestro elvetico. Ricerche esemplificate dal  suo libro “Le Corbusier. Meubles et Interieurs 1905-1965”, edito nel 2012 da Foundation le Corbusier e Scheidegger & Speis.

I saggi rintracciano l’evoluzione di Le Corbusier come designer di interni, dalle prime realizzazioni alle produzioni minimaliste di età matura, attraverso i famosi manifesti realizzati tra il 1920 e il 1930. Un’occasione per presentare con dovizia di aneddoti la collaborazione con Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand. Introduce la conferenza Marida Talamona, curatrice della mostra L’Italia di Le Corbusier, fra gli interventi,Barbara Lehmann, direttrice dell’archivio storico Casina.

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