Il metodo del creativo
Presentazione del libro
Presentazione del libro
Una lunga intervista, diluita in mesi di incontri con l’architetto Vincenzo Giubba, fondatore di una delle più importanti scuole di moda internazionali con sede principale a Firenze, si trasforma in uno spaccato di storia d’Italia farcita di moda, design, fotografia, grafica e grandi personaggi interpreti di questi mondi, nelle pagine del libro di Nicolas Ballario Il metodo del creativo, Fashion, photography, design in the stories of the Accademia Italiana, per i tipi Nardini Editore, in libreria alla fine di maggio.
Con la prefazione di Francesco Merlo, il libro, scritto in italiano/inglese, si legge come un album della creatività, ricco di immagini che documentano aneddoti di grandi fotografi come Oliviero Toscani, industriali del bello come Guzzini e molti altri testimoni del tempo, dagli anni ’80 a oggi: creativi, comunicatori, grandi giornalisti ma anche monaci buddisti thailandesi e imprenditori di tutto il mondo che credono nelle capacità rivoluzionarie dei giovani.
Da Firenze a Roma, da Berlino a Bangkok, da Philadelfia a Milano, Vincenzo Giubba ripercorre la sua storia (per 35 anni un tutt’uno con quella dell’Accademia) affidandosi alla brillante penna del giornalista freelance Nicolas Ballario (Rai 2, Radio Radicale e Rolling Stone) che ne riporta gli umori, le passioni, le avventure in un mondo bollato da alcuni quale effimero, ma che invece è fatica, impegno, amore, creazione quotidiana.
Dalla minigonna degli anni ’60 al Muro di Berlino, dalla scuola di moda in un convento thailandese, alla lunga teoria di progetti e collaborazioni con industrie, enti, città e brand internazionali, il libro lascia intuire in controluce il processo creativo che ha formato tanti designer in questi decenni.
Perché – come osserva il giornalista di Repubblica, Francesco Merlo, nella prefazione - i fotografi come gli stilisti non possono diventare semplici strumenti del mercato. Devono piuttosto “deviare” questo mercato verso un’etica che spinga il mondo a una condotta ideale e libera. “È nella ricerca – scrive - che si manifesta la vera responsabilità di essere creatori”.
Contributi di: Oliviero Toscani, Domenico Guzzini, Gianni Quaranta, Sudhitham Chirathivat, Filippo Pernisco, Antonella Tundo, Franco Fiesoli, Ilenia Alesse, Walter Conti, Marco De Micheli.