Mostra: Firenze - New York
Rinascimento e Modernità, da Luca Signorelli ad Andy Warhol.
Rinascimento e Modernità, da Luca Signorelli ad Andy Warhol.
Dedicata ai corsi di arte e design Mostra: Firenze - New York: Rinascimento e Modernità, da Luca Signorelli ad Andy Warhol.
30 Settembre - 10 Dicembre.
30 Settembre - 10 Dicembre.
La Galleria ha proposto un arco temporale molto ampio, con circa 50 dipinti di artisti italiani e stranieri, realizzati dal XV al XX secolo. Il filo conduttore era la volontà degli autori di opporsi agli stili ed ai contenuti fino ad allora adottati, per creare forme e linguaggi nuovi. Proprio il Rinascimento è stato un primo grande momento di rottura e superamento dei canoni e delle regole tradizionalmente: un'era si chiudeva e presto l'umanità avrebbe dato vita ad un nuovo mondo. Ecco quindi la mostra iniziare con Luca Signorelli e bottega e "La Vergine, il Bambino e Santo" (1505 - 1507 ca.). Si è poi proseguito con altri dipinti, arrivando al Risorgimento, con Giovanni Fattori, di cui abbiamo ricordato "Bivacco di militari e cavalli", (fine XIX secolo).
Successivamente, si è passati a Giacomo Balla e il Divisionismo, poi al Futurismo, sempre con Balla, Soffici, Depero, approdando infine a Carlo Carrà, estrema sintesi delle esperienze futuriste ed esempio paradigmatico della poetica dell'Antigrazioso ("Pagliaccio: l'attrice futurista" del 1915). Il Novecento italiano avanzava con Sironi, De Chirico, Morandi. Così, siamo arrivati al dopoguerra, con le testimonianze di altissimo livello di Lucio Fontana ("Concetto Spaziale" del 1962 e "Concetto Spaziale - Teatrino" del 1965/66), di Emilio Vedova, di Alberto Burri, Enrico Castellani, Novelli, Afro, Reggiani, Crippa: tutti grandi maestri del XX secolo.
Per la scultura una sola opera, ma di rilievo: "Il grido" di Marino Marini, 1962. Anche il Novecento straniero non delude, visto che son presenti nomi quali: Andy Warhol
("Dollar Sign"), Paul Klee, Max Ernst, Basquiat ("Anatomy II", del 1982 ), Keith Haring e Robert Rauschemberg. Gli studenti hanno avuto così modo di incontrare direttamente le opere di quei grandi maestri del XX secolo che avevano imparato a conoscere ed apprezzare proprio durante il loro corso di arte contemporanea, accompagnati dalla loro insegnante.
Sito della Galleria Farsetti
Successivamente, si è passati a Giacomo Balla e il Divisionismo, poi al Futurismo, sempre con Balla, Soffici, Depero, approdando infine a Carlo Carrà, estrema sintesi delle esperienze futuriste ed esempio paradigmatico della poetica dell'Antigrazioso ("Pagliaccio: l'attrice futurista" del 1915). Il Novecento italiano avanzava con Sironi, De Chirico, Morandi. Così, siamo arrivati al dopoguerra, con le testimonianze di altissimo livello di Lucio Fontana ("Concetto Spaziale" del 1962 e "Concetto Spaziale - Teatrino" del 1965/66), di Emilio Vedova, di Alberto Burri, Enrico Castellani, Novelli, Afro, Reggiani, Crippa: tutti grandi maestri del XX secolo.
Per la scultura una sola opera, ma di rilievo: "Il grido" di Marino Marini, 1962. Anche il Novecento straniero non delude, visto che son presenti nomi quali: Andy Warhol
("Dollar Sign"), Paul Klee, Max Ernst, Basquiat ("Anatomy II", del 1982 ), Keith Haring e Robert Rauschemberg. Gli studenti hanno avuto così modo di incontrare direttamente le opere di quei grandi maestri del XX secolo che avevano imparato a conoscere ed apprezzare proprio durante il loro corso di arte contemporanea, accompagnati dalla loro insegnante.
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