Il Vampiro ispira i designer
Una mostra alla Triennale
Una mostra alla Triennale
“Dracula e il mito dei vampiri” è il titolo della curiosa mostra alla Triennale di Milano ( fino alla fine di marzo), ideata da Alef-cultural project management in collaborazione con il Kunsthistorisches Museum di Vienna
Circa 100 opere tra dipinti, incisioni, disegni, documenti, oggetti storici, costumi di scena e video per affrontare e indagare la figura del vampiro per antonomasia, partendo dalla dimensione storica per procedere alla trasfigurazione letteraria, fino ad arrivare alla trasposizione cinematografica e, infine, alle implicazioni sociologiche del mito di Dracula. Il viaggio nel mondo passa in rassegna oggetti d'epoca e design dei nostri giorni e l’occasione è offerta dal centenario della morte di Bram Stoker, lo scrittore che, nel 1897, pubblicò il romanzo “Dracula”.
La storica del costume Giulia Mafai offre un'interpretazione originale dell'identità del vampiro e, in particolare, della donna vampiro. Splendidi abiti di scena offrono un particolare sguardo sulla figura della “Donna vamp”, creatura che al vampiro al femminile - incarnato storicamente da Elizabeth Bathory e letterariamente da Carmilla - sovrappone il concetto di donna che distrugge attraverso il potere della seduzione. La storia del costume apre le porte al “Design del Vampiro”- uno stimolo quanto meno curioso anche per le scuole di moda - attraverso un racconto per immagini delle dimore e dei luoghi frequentati dal re della notte, con una riflessione sul ruolo di Dracula come “costruttore di città” firmata dall'architetto Italo Rota. La figura del vampiro, a partire dai suoi più lontani trascorsi folcloristici e medievali, ha conosciuto infatti uno sviluppo straordinario dentro la cultura illuministica, romantica e contemporanea, per culminare oggi nella saga di Twilight e in una sorta di “vampiromania” che continua a sedurre adolescenti e non solo.
La storica del costume Giulia Mafai offre un'interpretazione originale dell'identità del vampiro e, in particolare, della donna vampiro. Splendidi abiti di scena offrono un particolare sguardo sulla figura della “Donna vamp”, creatura che al vampiro al femminile - incarnato storicamente da Elizabeth Bathory e letterariamente da Carmilla - sovrappone il concetto di donna che distrugge attraverso il potere della seduzione. La storia del costume apre le porte al “Design del Vampiro”- uno stimolo quanto meno curioso anche per le scuole di moda - attraverso un racconto per immagini delle dimore e dei luoghi frequentati dal re della notte, con una riflessione sul ruolo di Dracula come “costruttore di città” firmata dall'architetto Italo Rota. La figura del vampiro, a partire dai suoi più lontani trascorsi folcloristici e medievali, ha conosciuto infatti uno sviluppo straordinario dentro la cultura illuministica, romantica e contemporanea, per culminare oggi nella saga di Twilight e in una sorta di “vampiromania” che continua a sedurre adolescenti e non solo.
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