I segreti dei big a portata di studente

Anche quest’anno notevole e attenta è stata la partecipazione degli studenti al ciclo di conferenze promosse dalla scuola nei vari settori di insegnamento.

La moda, organizzata in due momenti diversi, ha visto al centro della scena  l’azienda FG 1936 della famiglia Caucci, impresa focalizzata su ricerca e sviluppo che vanta tra i punti di forza una lavanderia industriale a disposizione di tante griffe; e il progetto italo-coreano che ha attirato l’attenzione degli studenti sul tipico abito coreano, l’Hanbok. Un’idea elaborata dalla scuola in collaborazione con l’istituto di Cultura Coreano di Roma e l’Hanbok Advancement Center. Al seminario sono intervenute due designer: Heajin Kwon e Suntae Hwang, che hanno illustrato agli studenti la storia e la bellezza dell’abbigliamento coreano, la ricerca del design e della forma dell’abito da cerimonia. Ma la moda è stata racconta anche dal punto di vista del design grafico. Con Silvio Cocco, ideatore di provocatorie teorie sociali che diventano libri di arte-grafica: oltre 25 testi di divertenti teorie, narrate in uno stile mutevole e flessibile. Con Michele Borzoni, la fotografia documentaria ha assunto un nuovo smalto. Basti pensare al suo lavoro “ Srebrenica, lotta per la giustizia” del 2007, per capire quanto interesse possa suscitare su un giovane un relatore inusuale e impegnato come lui. Interessante, anche per le associazioni emotive, la conferenza di Piero Angelo Orecchioni, architetto, design e artista, co-fondatore dello Studio63 a+d. La Sardegna, sua terra di origine e padrona del suo cuore, diventa l’ispirazione di tante sue creazioni che ripescano dagli anni ’80 materiali dimenticati, come l’ottone. Lof