Gioielli in mostra al Premio Incinque Jewels

Le preziose creazioni di sei studenti di Design del Gioiello esposte all’Auditorium di Mecenate

Gioielli in mostra al Premio Incinque Jewels
Gioielli in mostra al Premio Incinque Jewels

Le preziose creazioni di sei studenti di Design del Gioiello esposte all’Auditorium di Mecenate

Vetro, cuoio, ceramica modellata a mano, resina e diamanti neri: l’Italia del Grand Tour vista dagli studenti di Accademia Italiana presenti alla Roma Jewelry Week che si è tenuta dal 7 al 16 ottobre.
Le opere di sei studenti di Design del Gioiello sono state selezionate per partecipare al Premio Incinque Jewels, concorso indetto nell’ambito della settimana del gioiello di Roma. Le creazioni sono state esposte dal 14 al 16 ottobre all’Auditorium di Mecenate, location archeologica d’eccezione sul territorio. Il Premio Incinque Jewels, giunto quest’anno alla terza edizione, è l’evento di punta della Roma Jewelry Week: promosso dall’associazione Culturale Incinque Open Art Monti e curato dall’Architetto Monica Cecchini, ideatrice e direttrice del progetto, il concorso vuole celebrare alcuni dei più talentuosi artisti del gioiello contemporaneo. Il tema scelto per l’edizione 2022 è “Grand Tour – i colori del viaggio” un omaggio all’epoca dei viaggi alla volta del Belpaese, per la scoperta di arte, architettura e bellezze ma anche per la conoscenza di sé stessi, attraverso un viaggio di arricchimento personale e culturale. Un concetto che trasforma il gioiello da “oggetto” a “racconto da indossare”. Sei gli studenti di Accademia Italiana in finale con Anastasia Krivolapova che si aggiudica il terzo posto in classifica: nata in Siberia, ma cresciuta in diversi paesi, dà vita a Moving, Seeing, Traveling – Leaving or Coming Home?, una spilla in argento e porcellana modellata a mano ispirata alle stampe giapponesi del periodo Ukiyo-e.
Alessio Bartelloni, toscano di Pietrasanta, fonde nel medaglione Capriccio Italico, gli elementi di tre città: Roma, con una base in Travertino e un arco in ottone che ricorda le forme del Colosseo; Venezia, con una composizione in tessere di vetro nei colori della Laguna; Firenze, con un cordino in cuoio rosso come le tegole della Cupola del Duomo e disposto seguendo la traccia del corridoio Vasariano. Anastasia Cella chiama la sua collezione Il Viaggio e si ispira simbolicamente ai binari e alle ruote del treno, il mezzo con cui nacque il concetto di viaggio contemporaneo. Daniil Neskromniy, originario del Kazakhistan, si tuffa tra i faraglioni di Capri per riemergere con un anello in argento e resina trasparente e un earcuff impreziosito da diamanti neri. La collezione si chiama The Lighthouse of Capri e vuole essere un faro che illumina il cammino fino alle acque del Tirreno, una cartolina dei tramonti scarlatti sul mare, un ricordo dell’inimitabile atmosfera di Capri. Cristian Imperiale, originario di Forlì, usa la tecnica del traforo di fogli di cera e plexiglass, saldature con microfiamma, fusione a cera persa, lavora con lime e frese e ottiene una collezione ispirata all’Oriente e in particolare all’architetto giapponese Hitoshi Saruta. Le figure geometriche, semplici e lineari, tipiche di questo stile architettonico, si ritrovano in anelli in argento e plexiglass, in grado di incanalare la stessa luminosità. Guarda al Paese del Sol Levante anche Caterina Collizzolli, con bracciali e orecchini che evocano la fioritura dei ciliegi, con argento, quarzo fragola e dettagli Kintsugi.

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