Perenne Attualità

Accademia Italiana nel side project di American Art 1961-2001 a Palazzo Strozzi

Perenne Attualità

Accademia Italiana nel side project di American Art 1961-2001 a Palazzo Strozzi

In occasione della mostra American Art 1961-2001, a Palazzo Strozzi fino al 29 agosto, Accademia Italiana è stata coinvolta dal Dipartimento Educazione della Fondazione Palazzo Strozzi nel side project Perenne Attualità.

Si tratta di un percorso espositivo virtuale, connesso alla mostra principale, che ha coinvolto gli studenti di alcune delle maggiori accademie creative di Firenze, realizzato con l’obiettivo di incentivare il dialogo creativo tra studenti nazionali e internazionali utilizzando l’arte come stimolo alla ricerca.

L’iniziativa ha coinvolto un totale di quaranta giovani artisti, chiamati a produrre nuove opere, oltre ad un gruppo di nove giovani curatori coinvolti, invece, nella realizzazione concreta della mostra online.

Il progetto si è svolto da marzo a giugno e, per Accademia Italiana, è stato coordinato internamente dai docenti Walter Conti e Franco Fiesoli.

I professori hanno lavorato con gli allievi del corso di laurea specialistica in Graphic Design organizzando la didattica dei corsi in modo tale che si affiancasse all’intensa attività formativa pianificata da Palazzo Strozzi: incontri tematici sulla mostra principale, talk mirati con artisti come Francesco Arena e Danilo Correale ma anche appuntamenti ad hoc sulla costruzione di una piattaforma online dove esporre le opere.

Al termine dei lavori, il team curatoriale assieme al Dipartimento Educazione hanno selezionato i progetti per l’allestimento virtuale.
Per Accademia Italiana sono state scelte le opere di Davide Tavini e Stefano Labate.

Il primo ha realizzato una scultura digitale dal titolo Bilancia Utopica simbolo della cristallizzazione dello scorrimento perenne che immortala un secondo nel tempo. La struttura creata da Davide è formata da un cilindro in bilico su due elementi sferici che rappresentano la gioventù e la vecchiaia, rispettivamente rivolte verso l’alto e verso il basso. La bilancia non pende da nessun lato: seppur per un secondo solo, mantiene l’equilibrio del flusso temporale interrotto.

Il secondo ha affrontato il tema della crisi d’identità dell’umanità nella “tarda modernità”: la costante sensazione che consiste nella perpetua sensazione di crisi e precarietà dal punto di vista dell’identità. Stefano ha presentato una serie di autoritratti post-prodotti in modo tale che i colori delle immagini rafforzassero il concetto di “crisi d’identità” risultando davvero evocative dei sentimenti da lui provati verso l’incertezza della vita umana.

Per vedere i loro progetti e la mostra completa è possibile visitare il sito https://www.perenneattualita.palazzostrozzi.org/ .

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