Il Design al servizio della disabilità

Due tesi universitarie all’insegna della dell’etica e dell’innovazione.

Il Design al servizio della disabilità

Due tesi universitarie all’insegna della dell’etica e dell’innovazione.

Idee e soluzioni per adulti con disabilità alle prese con problemi domestici e un nuovo concetto di parco giochi ripensato sia in termini di accessibilità che di aggregazione a vantaggio di tutti i bambini.
Firmano le due tesi, rispettivamente, la studentessa bulgara Ina Serafimova e la siciliana Arianna Percipalle.
Entrambe, laureande del corso di Arredamento della sede romana dell’Accademia Italiana, hanno proposto al docente Christian Ludovici, tesi di laurea davvero sorprendenti, accomunate dall’interesse per l’ Universal Design.
Così per Ina Serafimova, riassettare la cucina dopo il pranzo non è più una chimera per chi per esempio ha un solo arto. In soccorso arriva un kit composto da un mini-box attrezzato e un elemento siliconico che facilitano le azioni per il lavaggio delle stoviglie anche con una sola mano. Lodevole anche lo studio condotto da Arianna Percipalle, che dopo aver studiato i parchi di diverse città europee, si è accorta che i giochi dei giardini pubblici escludono i bambini e genitori con disabilità.
La sua tesi contempla invece attrezzature per parchi-gioco che, consentendo l’utilizzo anche ai piccoli disabili, favoriscono l’integrazione. Il suo approccio progettuale rivolgendosi ai bambini, ma estensibile anche agli adulti principalmente gli anziani, oltre ad abbattere le barriere architettoniche (e di design), aumenta di fatto, e proficuamente, la relazione tra bambini normodotati e i portatori di handicap.