Una vetrina a tempo

Una vetrina a tempo

Finché l’erba non appassisce incuriosirà i passanti. E’ l’originalissima vetrina che da qualche giorno attira l’attenzione in Lungarno delle Grazie, 22,  sede della Scuola di fotografia dell’Accademia Italiana, realizzata da un pool di studenti della scuola, guidati dall’insegnante del corso di Vetrinistica, Oliviero Draghi. 

La performance, sicuramente creativa, risulta piuttosto enigmatica, secondo l’intento degli stessi artefici. Si tratta di una serie di numeri: 2, 14, 366,  che, scopriamo, indicano il tempo della durata della vetrina. In pratica due settimane, sempre che l’erba regga. Sì, perché i quattro  esecutori materiali del progetto artistico: Lynn Habib, Iren Kara Dzhova, Paola Carresi e Raffaella Guerrini, hanno messo su questa improbabile scritta utilizzando zolle di terra su cui era stata fatta crescere l’erba. 

 “L'intento – spiega l’insegnante - era di costruire qualcosa che avesse un forte impatto visivo,  quindi abbiamo pensato a rami dal basso e rami dall'alto, con al centro una scritta d'erba. Una cifra, volutamente  ermetica, una specie di indovinello”.